Dott.ssa Teresa Ragusa +(39) 328.4061715
Psicologo Psicoterapeuta – Specialista in Psicoterapia Breve

Non ci sono bambini cattivi ma errori di rapporto dei genitori

Ci sono genitori che si lamentano del figlio (bambino) perché, dicono, non va bene a scuola (seppure intelligente), fa come vuole, è dispettoso, ecc.

Ovviamente per i genitori, è il figlio che ha qualcosa che non va. Loro, i genitori, sono attenti, cercano di insegnargli le regole, gli danno affetto, gli comprano le cose che lui vuole, ha tutto insomma.

Se c’è una cosa che ho imparato chiaramente nel mio lavoro, è che ai bambini piace piacere ai genitori e danno loro quello in cui sono gratificati; quindi spesso il problema è la maniera in cui i genitori si pongono che crea il disagio lamentato sul loro pargoletto.

Certo educare non è facile, ma il modo di porsi dei genitori – che a loro può sembrare il più consono – ha delle discrepanze di cui sono ignari.

Ad esempio, un genitore ipercontrollante, non si accorge che in questo modo instaura un rapporto di sfiducia con il figlio, gli crea ansia e il bisogno di uscire da questo stato può essere quello di apprendere – inconsapevolmente – quali cose il genitore vuole sentirsi dire, così il passo verso la bugia sistematica, è breve.

Quando il genitore si accorge che il figlio è “bugiardo”, di che cosa si accorge?

Delle bugie, ovviamente, ma non di com’è avvenuta la costruzione. Oppure il figlio può reprimere le sue emozioni ma il corpo ha delle reazioni apparentemente inspiegabili.

Si tratta allora di portare la relazione su un piano di minor ansia per il genitore, che diventa minore anche per il figlio; di implementare un rapporto di fiducia che diventa una fiducia di sé per il figlio, quindi di responsabilità adeguata alla sua età.

Un esempio opposto al genitore ipercontrollante, è il genitore bonista; questo genitore crede di aiutare il figlio non creandogli difficoltà, e non è insolito che con il partner si contenda il trofeo del genitore “più buono“.

Non è infrequente, in questi casi, che il figlio si aspetta anche dal mondo esterno lo stesso atteggiamento dei genitori, e la scuola è l’ambiente di vita sul quale il bambino si scontra per l’impegno e le regole che questo sistema richiede.

Introdurre l’importanza di superare gli ostacoli per la crescita autonoma e responsabile, è un passo fondamentale: aiuta il bambino a capire quali sono i suoi limiti, sperimentando quali può accettare perché fanno parte di sé e quali superare perché ha le risorse per farlo.

Quanto sopra, è solo un piccolissimo spaccato del mondo dell’infanzia, delle difficoltà di educare, della crescita, di creare relazioni, ecc.

Se a te, genitore, non sembra che le cose stiano così. Forse qualcosa ti sfugge.

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